TUTTI PER UN SORRISO UN SORRISO PER TUTTI–CIRCUORE
Con il convegno proposto dall’associazione ANSABBIO sulla terapia del sorriso si è concluso il piano di lavoro “TUTTI PER UN SORRISO UN SORRISO PER TUTTI – CIRCUORE” progetto finanziato dal Dipartimento Pari Opportunità – presidenza del Consiglio dei Ministri sul bando “Interventi a carattere sperimentale finalizzati al sostegno agli organismi del terso settore impegnati in attività di Clown terapia” A introdurre l’evento con la sua Star-therapy il dottor sorriso, al secolo Dario Cirrone accompagnato dai saluti del direttore sanitario Stefano Liverani; un programma ricco di emozioni positive. Tra i docenti che hanno partecipato si sono alternati: il psicoterapeuta Roberto Penzo che ha trattato il tema “il clown a servizio della persona”. l’ortopedico Andrea Ferraro ha esposto Il medico e il clown : Approcci significativi nella qualità della cura della persona; “l’infermieristica e la clown terapia: assistere, sostenere e donare il sorriso; alcuni esempi significativi nel processo del “prendersi Cura dei pazienti” mostrato dal dott. Stefano Benini e dalla dott.ssa Ada Simmini, vicepresidente collegio IPASVI provincia di Bologna; seguito dal dott. Andrea filippini con l’argomento “il sorriso come visio” e per finire non è mancata la brillante performance “come è facile ridere” di Giacomo e Cristiano che compongono il Duo Torri presenti tutti i giorni su radio nettuno. A fare da moderatore Cristina Borelli di Seneca servizi partner del progetto insieme all’associazione dell’ospedale maggiore Andare a Veglia Il Coffee Break è stato offerto dal Bar Pic nic e da Happy Angels. L’evento gratuito per tutti ha ottenuto per i professionisti presenti i crediti formativi ECM. Un grazie ai direttori del rizzoli per aver offerto l’aula campanacci.
L’evento ha ha avuto le seguenti finalità
- Riflettere sulla filosofia della Clownterapia e del "vivere positivamente" l’esperienza ospedaliera che interessa le varie fasce d’eta .
- Riflettere sulla necessità per gli operatori sanitari, di mettersi in gioco nelle varie situazioni assistenziali e di saper affrontare in maniera integrata l’esperienza del “Regalare il sorriso”
- Rivitalizzare l’ambiente culturale e sociale all’interno dell’ospedale, esorcizzando quella patina di bieco pietismo e tristezza di cui è permeata l’idea comune della gente. L’ospedale, in realtà, non è che un luogo di passaggio dove ognuno di noi può capitare. Nelle sue stanze ci si cura, ma soprattutto ci si ricorda che “siamo tutti uguali”;
- sviluppare un’azione informativa ed educativa diretta al personale sanitario, per avvicinarli il più possibile al semplice mondo dei bambini ricoverati, talvolta abbandonati, soprattutto in occasione delle feste;
- dare diritto al bambino attraverso un sorriso d’essere sereno con la propria famiglia, anche se in condizioni di degenza ospedaliera, con tutti gli ausili possibili;
dare input positivi per ridurre i giorni dell’ospedalizzazione e regalare serenità ai bambini all’interno del proprio ambiente sociale.
